Provare a ritrovare il feeling con la vittoria che, dopo le quattro ”W” consecutive, domenica scorsa si è interrotto a Nardò. E’ questo l’obiettivo della Special Days Virtus Valmontone che, però, domani si troverà di fronte un avversario tutt’altro che tenero: la corazzata Salerno, seconda della classe.
«Sarà una gara dura, contro un avversario tosto sia dal punto di vista fisico che psicologico – dice, presentando il match di domani Bozo Misolic – Salerno è una squadra forte, con un roster molto profondo. Noi però ce la metteremo tutta come sempre in questa stagione: la storia di questo campionato dice che la Virtus ha giocato le sue partite contro ogni avversario e state certi che sarà così anche domani. Sarà dura, ma noi ci proveremo».
Misolic è uno dei ragazzi della cantera della Virtus approdato in pianta stabile, e da protagonista, nel roster di serie B. Montenegrino classe 1999, arrivato a Valmontone cinque anni fa, Bozo ha fatto la trafila delle giovanili fino ad arrivare nel giro della B due stagioni or sono con coach Avenia. La passata stagione ha progressivamente aumentato il suo minutaggio fino ad arrivare al suo primo vero anno da protagonista, quello corrente.
Alle dipendenze di coach Alex Righetti, Bozo sta garantendo 12 minuti, 4 punti e 3 rimbalzi di media a partita e, soprattutto, tanta tanta intensità. «Sto vivendo una fase importante del mio percorso di crescita – dice – per arrivare ad essere un giocatore vero bisogna passare dal conquistarsi fiducia e minuti in campo. Noi quest’anno siamo una squadra giovane, con tanti under ed è importante il lavoro che si fa durante la settimana. Bisconti, Scodavolpe e gli altri “grandi” sono quelli che vorremmo diventare e per questo sono importanti i loro consigli sia in allenamento che in gara».
E com’è il rapporto con coach Righetti? «E’ un allenatore che ha giocato ad alti livelli e per questo conosce certe dinamiche – conclude Misolic – Per noi giovani è importante. Ci sta dando fiducia e minuti, ci sta facendo crescere rischiando anche perché capisco che in certi momenti uno vorrebbe avere in campo sempre quelli con più esperienza. Ma questo è un grande gruppo e siamo convinti di poter fare cose importanti».